martedì 28 febbraio 2012

Jane by Design

Come sicuramente molti di voi sapranno in questi giorni Milano è stata "invasa" da modelle vestite con le più grandi firme e da osservatori vestiti più o meno elegantemente e più o meno vistosamente. Ora, non voglio fare un resoconto su questi giorni frenetici e sui vestiti che si sono visti o sulle modelle. Credo ci siano già abbastanza recensioni in altri blog e in tv, inoltre già nella mia vita privata devo occuparmi di moda anche troppo.
In questo post vi parlerò di moda, è vero, ma di una moda raccontata dal punto di vista di una teen fiction. In fondo essere nel mondo della moda ti porta a prestare attenzione a tutti quei contesti in cui viene inserita, senza contare che io sono una appassionata di serie tv!!


Jane by Design






















Come ho già anticipato questa é una teen fiction, una delle tante aggiungerei. Infatti, di serie tv e film che parlano di moda se ne sono già visti e purtroppo devo ammettere che guardato uno li hai guardati tutti.
Questa serie é composta momentaneamente da una stagione di 10 episodi. É già uscito il pilot che devo dire non mi sia piaciuto tantissimo, ma potrebbe migliorare. Non me la sento di dare un parere definitivo solo dal primo episodio, aspetterò il secondo.
La protagonista é Jane Quimby, una liceale un po' sfigatella che viene presa in giro per il suo abbigliamento un po' eccentrico. Entrare nel mondo della moda é il suo sogno e quando vede la possibilità di realizzarlo la coglie al volo: é possibile intraprendere un stage alla casa di moda Donovan Decker e la nostra liceale non vede possibilità migliore per entrare nel mondo della moda e al contempo aiutare economicamente suo fratello. Infatti, Ben Quimby non riesce a trovare un lavoro e i due fratelli, orfani di padre e con una madre che li ha lasciati da soli, hanno seri problemi economici.
Jane, così, si presenta al colloquio di lavoro, ma invece che iniziare uno stage, viene assunta come assistente personale di Gray Chandler Murray. Jane vede la possibilità di guadagnare di più e di realizzare il suo più grande desiderio, così non fa presente l'equivoco e con l'aiuto del suo migliore amico, Billy, falsifica qualche scartoffia e viene assunta. Questo aspetto dell' equivoco e dell'assunzione l'ho visto un tantino surreale, ma é pur sempre un film.
Per Jane inizia un'altra vita oltre a quella di liceale. Oltre ai test scolastici, alle prese in giro nei corridoi e alle bulle della scuola, la nostra protagonista si troverà a combattere con una capa che pretende il massimo e fredda come un ghiacciolo, un'altra nemica di nome India Jurdain che vuole il posto di Gray e il batticuore per Jeremy Jones, il giovane designer della casa di moda.
Ce la farà Jane a destreggiarsi tra scuola e lavoro?
Ma soprattutto questa storia non vi ricorda vagamente "Il diavolo veste Prada"? Sarà che io l'ho dovuto vedere cinque volte e non solo in italiano, quindi forse sono un po' prevenuta, ma togliete la componente liceale e... Il gioco é fatto.
Comunque vedremo se il fattore originalità migliorerà successivamente.

Ah, quasi dimenticavo: i vestiti visti nel pilot sono belli e decisamente alla moda, originali e grintosi. Forse un po' troppo per una giovane liceale squattrinata, ma ritengo che la componente abiti sia fondamentale per una seria incentrata su una casa di moda!

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