martedì 28 febbraio 2012

The Little Black Book of Style & The One Hundred

Per rimanere nel tema delle sfilate, Milano e moda, ora vi parlo di due libri di Nina Garcia, critica e giornalista di moda. Dopo aver parlato di una serie tv mi sembra doveroso tornare al tema principale di questo blog e alla mia passione: i libri!! E questi due libri non mi hanno deluso affatto.


The Little Black Book of Style




Titolo: The Little Black Book of Style
Autore: Nina Garcia
Editore: De Agostini
Prezzo: € 20,00













Opinione personale: Mi preme assolutamente dire che le illustrazioni di Ruben Toledo mi hanno rapito il cuore. Sono a dir poco strepitose!Fantastiche!
Ora, detto ciò, vi dico anche che a una prima lettura dell'indice del libro può dare l'idea di un manoscritto tedioso che dà delle regole generali su come bisogna vestire in quella o questa occasione. Ma è altresì vero che basta leggere la prefazione e le note dell'autrice per ricredersi subito.
Garcia dà alle donne di oggi dei consigli su come usare al meglio gli abiti che hanno nel loro armadio, ma che il più delle volte appaiono insignificanti o semplicemente non adatti ad essere indossati quel giorno. Inoltre l'autrice fa presente che non c'è bisogno di avere necessariamente dei capi griffati e costosissimi per essere alla moda e sentirsi bene con se stesse, ma c'è bisogno di uno stile personale, che rispecchi chi siamo e che ci fa sentire belle.
Ci dà delle indicazione su dove trovare e cercare delle ispirazioni, ci illustra degli esempi di outfit per una serie di occasioni, ci svela anche qualche trucco del mestiere e ci parla brevemente della storia della moda, il tutto attraverso interviste a stilisti, proverbi, i bellissimi disegni di Toledo e il suo bagaglio di esperienza personale.
Lo stile è ironico, frizzante e leggero.
Un libro da avere assolutamente sullo scaffale della propria libreria personale!




The One Hundred




Titolo: The One Hundred
Autore: Nina Garcia
Editore: De Agostini
Prezzo: € 20,00















Opinione personale: Come già anticipato dal titolo, questo libro tratta di cento capi e accessori che bisognerebbe avere nel nostro armadio. L'essenziale, insomma.
Anche questo libro è caratterizzato dalle splendide illustrazioni di Ruben Toledo, dai proverbi e dagli accenni storici dei vari capi. Lo stile è sempre leggero e frizzante, mai tedioso e accademico. Ovviamente il volume di questo libro è leggermente più alto del precedente!
In ordine alfabetico sono descritti cento capi e accessori che per Garcia sono indispensabili e attraverso la descrizione di questi capi l'autrice ci fa entrare quasi in un mondo nuovo fatto di capi firmati, vintage o da mercatino. Nina Garcia ribadisce anche in questo libro che non è importante tanto ciò che va di moda in questo momento, ma lo stile personale che ci identifica. Questo librò è una sorta di guida che aiuta a mettere ordine nel nostro armadio, eliminando capi che non servono più perchè oramai finiti e rovinati e facendo posto a nuovi capi che dureranno per sempre. Sì, perchè ci sono capi senza tempo e sono questi che una donna deve possedere per ri-inventarsi continuamente. E perchè no, anche per risparmiare un poco in questi tempi di crisi! Se hai un accessorio giusto o un abito intramontabile sarai sempre perfetta e potrai adattarlo al tuo modo di essere e di esprimerti.
Io personalmente non possiedo tutti i capi e accessori elencati nel libro, ma questa lettura mi ha arricchito e mi ha fatto aprire gli occhi su molte cose oltre che sistemare l'armadio! Ho preso spunto da ciò che c'è scritto e posso affermare con piacere che ora faccio acquisti più mirati e sensati (quasi sempre!). Sono me stessa, mi sento glamour e risparmio anche!
Per concludere... leggete anche questo libro!

Jane by Design

Come sicuramente molti di voi sapranno in questi giorni Milano è stata "invasa" da modelle vestite con le più grandi firme e da osservatori vestiti più o meno elegantemente e più o meno vistosamente. Ora, non voglio fare un resoconto su questi giorni frenetici e sui vestiti che si sono visti o sulle modelle. Credo ci siano già abbastanza recensioni in altri blog e in tv, inoltre già nella mia vita privata devo occuparmi di moda anche troppo.
In questo post vi parlerò di moda, è vero, ma di una moda raccontata dal punto di vista di una teen fiction. In fondo essere nel mondo della moda ti porta a prestare attenzione a tutti quei contesti in cui viene inserita, senza contare che io sono una appassionata di serie tv!!


Jane by Design






















Come ho già anticipato questa é una teen fiction, una delle tante aggiungerei. Infatti, di serie tv e film che parlano di moda se ne sono già visti e purtroppo devo ammettere che guardato uno li hai guardati tutti.
Questa serie é composta momentaneamente da una stagione di 10 episodi. É già uscito il pilot che devo dire non mi sia piaciuto tantissimo, ma potrebbe migliorare. Non me la sento di dare un parere definitivo solo dal primo episodio, aspetterò il secondo.
La protagonista é Jane Quimby, una liceale un po' sfigatella che viene presa in giro per il suo abbigliamento un po' eccentrico. Entrare nel mondo della moda é il suo sogno e quando vede la possibilità di realizzarlo la coglie al volo: é possibile intraprendere un stage alla casa di moda Donovan Decker e la nostra liceale non vede possibilità migliore per entrare nel mondo della moda e al contempo aiutare economicamente suo fratello. Infatti, Ben Quimby non riesce a trovare un lavoro e i due fratelli, orfani di padre e con una madre che li ha lasciati da soli, hanno seri problemi economici.
Jane, così, si presenta al colloquio di lavoro, ma invece che iniziare uno stage, viene assunta come assistente personale di Gray Chandler Murray. Jane vede la possibilità di guadagnare di più e di realizzare il suo più grande desiderio, così non fa presente l'equivoco e con l'aiuto del suo migliore amico, Billy, falsifica qualche scartoffia e viene assunta. Questo aspetto dell' equivoco e dell'assunzione l'ho visto un tantino surreale, ma é pur sempre un film.
Per Jane inizia un'altra vita oltre a quella di liceale. Oltre ai test scolastici, alle prese in giro nei corridoi e alle bulle della scuola, la nostra protagonista si troverà a combattere con una capa che pretende il massimo e fredda come un ghiacciolo, un'altra nemica di nome India Jurdain che vuole il posto di Gray e il batticuore per Jeremy Jones, il giovane designer della casa di moda.
Ce la farà Jane a destreggiarsi tra scuola e lavoro?
Ma soprattutto questa storia non vi ricorda vagamente "Il diavolo veste Prada"? Sarà che io l'ho dovuto vedere cinque volte e non solo in italiano, quindi forse sono un po' prevenuta, ma togliete la componente liceale e... Il gioco é fatto.
Comunque vedremo se il fattore originalità migliorerà successivamente.

Ah, quasi dimenticavo: i vestiti visti nel pilot sono belli e decisamente alla moda, originali e grintosi. Forse un po' troppo per una giovane liceale squattrinata, ma ritengo che la componente abiti sia fondamentale per una seria incentrata su una casa di moda!